DIABETE DI TIPO 2 E ATTIVITA’ FISICA

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DIABETE DI TIPO 2 E ATTIVITA’ FISICA

 

Il diabete mellito di tipo 2 è una patologia metabolica caratterizzata da una scarsa afferenza dei recettori insulinici proprio all’insulina. Un soggetto diabetico presenta livelli di glicemia (la quantità di zuccheri presente nel sangue) superiori al normale, in quanto vi è una resistenza delle cellule bersaglio all’insulina, l’ormone che ha il compito di assimilare lo zucchero all’interno di esse. Proprio questo alterato quantitativo di zucchero nel sangue fa andare in tilt il sistema di secrezione dell’insulina stessa, provocando al soggetto un senso di fame esagerato (polifagia), aumentando così ancor di più l’ingresso di zuccheri nel suo corpo. Tra le altre complicanze che il diabete di tipo 2 porta con sé troviamo: minzione frequente, stanchezza, disturbi della vista, ferite che non guariscono, impotenza e formicolio.

Esso è emerso come uno dei principali oneri per la salute pubblica e l’economia del 21° secolo. Recenti statistiche condotte dall’ISTAT indicano come in Italia 1 persona su 4 presenti diabete mellito di tipo 2 e la International Diabetes Federation stima gli effetti del diabete su 366 milioni di persone in tutto il mondo.

Ma come contrastarlo e/o prevenirlo? È noto che gli adulti che mantengono uno stile di vita fisicamente attivo possono ridurre il rischio di sviluppare una ridotta tolleranza al glucosio, insulino-resistenza e diabete di tipo 2. È stato anche stabilito che un basso livello di forma fisica cardiovascolare è un forte e indipendente predittore di mortalità per tutte le cause nei pazienti con diabete di tipo 2.

Inoltre, livelli elevati di emoglobina A1c (HbA1c) sono predittivi di complicanze vascolari nei pazienti con diabete ed è stato dimostrato che l’esercizio regolare riduce i livelli di HbA1c, sia da solo che in combinazione con un intervento dietetico.

Oltre a un maggiore dispendio energetico, che aiuta a invertire il diabete di tipo 2 associato all’obesità, l’esercizio fisico aumenta anche l’azione dell’insulina attraverso effetti a breve termine, principalmente attraverso il trasporto di glucosio verso il tessuto muscolare, dove l’insulina segue un percorso completamente indipendente.

Sebbene i benefici metabolici dell’esercizio fisico siano sorprendenti, gli effetti sono di breve durata e iniziano a svanire entro 48-72 ore (comunque superiore alla copertura che ci viene data da un farmaco, la quale è solamente di 24 ore e che ci obbliga, di fatto, a reintegrare la dose giorno per giorno). Pertanto, è necessario un programma di esercizio fisico continuo per mantenere l’ambiente metabolico favorevole che può essere ottenuto attraverso proprio attraverso quest’ultimo. E’ molto importante nel trattamento di tale patologia un approccio inter e multidisciplinare tra più figure professionali quali chinesiologi, nutrizionisti e medici.