Inverno - Inganna le abitudini del cervello!

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Inverno – Inganna le abitudini del cervello

“Cosa significa? Di quali abitudini parli? Io non ne ho!”

Sì invece, di inverno il nostro cervello si riprogramma ed esegue certi schemi che ha ben collaudato, che si ripercuotono sulla attività fisica e sulle nostre abitudini alimentari.

Ma come è possibile?

Ovviamente non ci accorgiamo di mutare i nostri comportamenti, o comunque riteniamo che siano “normali” proprio in funzione della stagione fredda, le scambiamo per delle strategie per combattere il clima.

Ma non sempre sono funzionali al nostro benessere, forse lo erano centinaia o migliaia di anni fa, ma con l’evoluzione non ne abbiamo più bisogno, e il freddo non è più un problema per la nostra sopravvivenza.

Tutti noi siamo influenzati sia fisiologicamente che psicologicamente da:

  • Temperatura;
  • Condizioni atmosferiche.

L’influenza del clima sul fisico

Sappiamo tutti che il nostro corpo ha bisogno di assestarsi su una temperatura di circa 37°C, già, ma mica lo riscaldiamo noi, lo fa lui in automatico, e lo fa tramite un processo chiamato Termogenesi.

La Termogenesi è l’insieme di processi che il nostro corpo attua per generare il calore necessario, il processo che interessa a noi in questo momento è quello chiamato termogenesi postprandiale, e cioè la produzione di calore dagli alimenti, in parole povere: il nostro corpo brucerà lipidi, proteine e carboidrati direttamente presi dal cibo, o dalle riserve di cibo (grasso) per riscaldarsi.

Come tutte gli impianti di riscaldamento, tutto parte da un controllo della temperatura esterna, questo controllo è affidato all’ipotalamo, una struttura situata nel cervello, dunque se la sua funzione è quella di assestare la temperatura a 37°C potete immaginare che c’è differenza nel mantenerla quando all’esterno ci sono 10°C oppure quando ce ne sono 35°C.

Quello che succede è che d’estate la temperatura è alta, vicina alla temperatura corporea, quindi non dovremo produrre molto calore, infatti solitamente avremo meno appetito, esattamente il contrario di inverno, la temperatura molto più bassa richiederà più energia da bruciare, quindi più riserve di cibo.

Ma ATTENZIONE in condizioni normali questo ciclo dovrebbe autoregolarsi:

  • Estate: brucio di meno, mangio di meno = non ingrasso;
  • Inverno: brucio di più, mangio di più= non ingrasso;

Giusto? Sbagliato!

Al giorno d’oggi l’istinto è rimasto lo stesso, ma le possibilità sono cambiate, abbiamo una grande abbondanza di cibi, anche di cibi molto grassi e calorici (carni rosse, insaccati, formaggi stagionati).

Ecco quindi che prende forma la prima abitudine fisiologica a cui dobbiamo fare attenzione:

Il maggiore appetito dovuto alle basse temperature.

“Si, ma come lo controllo se è fisiologico?”

Infatti non devi controllarlo, piuttosto devi imparare a non abbandonarti alle tentazioni, e con le festività sono tante: panettoni, pandori, zamponi, formaggi stagionati, insaccati, salumi,  ecc ecc.

Piuttosto concentrati sui giusti alimenti; cerca di integrare le vitamine necessarie:

  • Vitamina C: in questo periodo ci è utile per irrobustire il sistema immunitario, contenuta in arance, cavolo nero, peperone rosso e verde.
  • Vitamina D: diminuisce a causa della minore esposizione al sole, contenuta in uova, pesce, formaggi, latte).

Via libera a minestre e minestroni, in cui concentriamo le verdure come verza, cavolfiore, cavolo nero, broccoli.
In inverno inoltre possiamo trovare finocchi, carciofi, rape e zucche che non dovrebbero mai mancare a tavola, almeno un paio di volte a settimana.

La psicologia che ci inganna in inverno

Il pensiero che a tutti ci viene in mente per consolarci è sempre: “starò davanti al caminetto, al caldo, mentre fuori fa freddo”, questa piccola frase racchiude l’essenza di quello che poi sarà l’inverno: meno attività fisica, più sedentarietà e più cibo.

Questa abitudine oltre a risultare già di per se dannosa, si porta dietro un altro aspetto: le ore di luce sono di meno, e starcene rinchiusi in casa, con poco sole, favorisce l’insorgenza di tratti depressivi con la conseguente ricerca di gratificazione sul cibo!

Capisci quanto è importante cercare di contrastare queste abitudini?

In misura minore ci sono poi quelle piccole abitudini alimentari: d’inverno tendiamo a non voler mangiare alimenti freddi, quindi tenderemo a mangiare meno frutta come arance, mele, pere;
Se incontriamo gli amici ci daremo appuntamento al bar, e quindi saremo propensi a consumare, cosa che d’estate può avvenire all’aria aperta, ad esempio in un parco.

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