IPERTROFIA E IL FUNCTIONAL TRAINING: CONNUBIO POSSIBILE?
La domanda in questi ultimi anni è più che lecita: è possibile tramite il cosiddetto functional training, avere dei guadagni in termini di ipertrofia?
Partiamo dal principio. Prima di tutto c’è da fare una premessa che è quella di definire cosa si intende con allenamento funzionale. Il termine e la pratica nascono in America in risposta all’eccessivo utilizzo di macchinari isotonici che tappezzavano le palestre, guidando gli individui verso movimenti singolari e poco naturali (considerando che in natura l’isolamento muscolare non esiste, quindi diffidate da chi vi dice che è possibile isolare un solo muscolo, perché non è possibile). Nel functional training si preferisce l’utilizzo di bilancieri, kettlebell, trx, box, superfici instabili ecc, tutti oggetti che consentono al corpo movimenti multiplanari e più simili a quelli che ritroviamo nella nostra vita di tutti i giorni.
Vi sono ormai parecchi studi che mettono in relazione e indagano la pratica del functional training con, ad esempio, il mal di schiena cronico o altre patologie di tipo metabolico e vascolare e in tutti questi emerge come la pratica di quest’ultimo abbia effetti positivi, se dosato e adeguato correttamente alla persona, in ogni problematica sopracitata.
Ma una volta che abbiamo appurato che il function training è utile per il miglioramento della fitness generale e nel trattamento di determinate problematiche, possiamo anche dire che esso è implicato nello sviluppo dell’ipertrofia muscolare?
Di solito, quando si lavora sull’ipertrofia, si tende a considerare solamente l’utilizzo di manubri, bilancieri e macchinari isotonici, ma essendo che una tra le principali variabili riguardanti lo sviluppo dell’ipertrofia è il volume, perché non prendere in considerazione altri attrezzi comunemente usati nella metodica functional come ad esempio il kettlebell?
E’ stato condotto uno studio dove dei soggetti hanno svolto un allenamento di kettlebell training, con conseguente aumento della massa muscolare, senza lavorare in maniera isolata. Probabilmente, per soggetti novizi che intendono approcciarsi alla pesistica olimpica, o per spezzare la monotonia in soggetti di livello intermedio, l’utilizzo di attrezzi cosiddetti “funzionali” potrebbe rappresentare un approccio vincente nella gestione di tali situazioni. Tuttavia, per tale approccio risulta fondamentale la corretta programmazione degli esercizi, il giusto dosaggio a livello di chilogrammi per quanto riguarda l’attrezzo a cui si approccerà il soggetto e il costante monitoraggio da parte di un chinesiologo specializzato del gesto tecnico eseguito, in quanto la tecnica di approccio all’attrezzo risulta molto più complicata rispetto a quella dei comuni macchinari isotonici.