L’ALLENAMENTO TRAMITE CIRCUIT TRAINING

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Continua la nostra rubrica sulle varie modalità di allenamento e oggi parliamo della modalità che probabilmente ha preso più piede nei vari centri fitness negli ultimi anni, ovvero la modalità di allenamento tramite circuito.

Ma cos’ha di così speciale questa modalità di allenamento? Quali sono le variabili da manipolare e soprattutto, è una metodica di allenamento adatta a tutti? Vediamo cosa ci dice la SCIENZA.

L’allenamento tramite Circuit Training è uno dei modi migliori per sviluppare il sistema cardiovascolare senza perdere troppa efficienza sotto il punto di vista della forza, della velocità e della potenza. Combinando e manipolando periodi di lavoro a periodi di recupero, possiamo sollecitare maggiormente il nostro metabolismo verso un allenamento che sia più di forza, potenza o resistenza.

E’ stato dimostrato come un allenamento tramite circuito condotto con un’intensità da moderata a vigorosa, comportasse nei soggetti un dispendio energetico decisamente più alto rispetto, a parità di tempo, ad altre modalità di allenamento quali la semplice e sola corsa, attività di bodybuilding, attività di resistance e alcuni esercizi di calisthenics.

Con l’aggiunta di qualche piccolo attrezzo quali TRX, bosu, meduse e altre superfici instabile, è possibile ricreare una situazione di allenamento che coinvolga non solo la parte prettamente muscolare, ma anche le varie afferenze neuromotorie; soprattutto per persone che conducono uno stile di vita sedentario e hanno bisogno di rimettersi in gioco, questa tipologia di allenamento può essere molto più stimolante (oltre che sicuramente molto più funzionale alle loro esigenze) rispetto al metterle davanti a un macchinario assistito in sala pesi, con un basso impatto nella perdita calorica.

Inoltre, il vantaggio di tale metodica, soprattutto nell’ottica di eseguire un buon allenamento per il mantenimento o il miglioramento della fitness cardiovascolare, è quello di essere assolutamente replicabile in piccoli spazi, senza necessitare dell’utilizzo di particolari attrezzature.

Ma se da un lato parliamo di fitness, cosa dire per quanto riguarda l’ambito della cosiddetta medical fitness?

In uno studio condotto su 29 uomini che erano andati incontro a infarto miocardico, si è deciso di confrontare l’allenamento aerobico con un allenamento in stile circuit training che prevedesse sia esercizi aerobici che di resistance. Al termine dello studio, solamente il gruppo che aveva condotto l’allenamento tramite circuit training ha riportato le variabili più significative per quanto riguardava la capacità aerobica e la percezione della QOL (quality of life o percezione della qualità di vita).

Anche e soprattutto in ambito sportivo, questa modalità di lavoro risulta essere molto utile in una fase di adattamento anatomico, dove l’obiettivo è quello di puntare e ristabilire una buona condizione generale totale, per preparare il corpo a quelli che saranno i successivi carichi di lavoro per una successiva fase di forza o ipertrofia.