LE FASI SENSIBILI
Quando parliamo delle cosiddette “fasi sensibili” facciamo riferimento a un particolare periodo temporale ideale per lo sviluppo di una determinata capacità motoria o condizionale. Esse sono correlate direttamente con l’età e con quello che è lo sviluppo psicomotorio di ognuno di noi in relazione a: genetica, sesso, caratteristiche morfo-funzionali, ma anche sociali in relazione a famiglia, stile di vita e ambiente in cui viviamo.
Esse furono ipotizzate per la prima volta dallo studioso tedesco Martin nel 1982, cambiando completamente le priorità dell’allenamento soprattutto in ambito giovanile. Secondo vari studi compiuti prima e dopo tale pubblicazione, si è verificato come effettivamente particolari fasce di età erano ideali per lo sviluppo di una determinata capacità, la quale se non veniva affrontata in quel range specifico, non veniva sviluppata allo stesso modo e soprattutto con la stessa efficacia. Chiamateli se volete, dei treni che una volta passati non è che non si possano più prendere, ma che non ci daranno la stessa emozione che ci avrebbe dato come se lo avessimo preso quando dovevamo.
Guardando la tabella, capiamo bene quanto sia determinante per lo sviluppo di ogni bambino, non mancare determinate tappe in quello che sarà il suo sviluppo psicomotorio, in quanto oltre che dal punto di vista del “talento” motorio, è stato verificato come anche le capacità intellettive e sociali abbiano una correlazione diretta con determinate esperienze motorie che se il bambino non si trova a fare o sperimentare, potranno ripercuotersi sulla sua capacità di pensiero, di analisi critica, ma anche di socializzazione.
Andiamo ora ad analizzare in questo articolo le sole capacità coordinative, mentre per quanto riguarda le capacità condizionali ti invitiamo a seguire le letture sulla nostra pagina.
LE CAPACITA’ COORDINATIVE
- Capacità di trasformazione: capacità di adattare o trasformare il programma motorio prestabilito a mutamenti inattesi o improvvisi della situazione;
- Capacità di apprendimento motorio: consiste nell’acquisizione e nell’assimilazione di movimenti, o parti di movimenti, precedentemente non posseduti;
- Capacità di coordinazione segmentaria: consiste nel coordinare insieme e nello spazio, più movimenti che provocano lo spostamento del corpo, o di un oggetto, in varie direzioni;
- Capacità di equilibrio: capacità di svolgere compiti motori su superfici d’appoggio limitate o sotto la spinta di forze esterne che ne disturbano l’esecuzione;
- Capacità di orientamento: capacità di modificare i movimenti del corpo in uno spazio determinato e/o rispetto a un oggetto e persone;
- Capacità di differenziazione: capacità di modulare un gesto in modo coordinato ed economico, dosando e adattando il grado di contrazione muscolare alle diverse richieste di esecuzione motoria;
- Capacità di reazione: capacità di esprimere nel minor tempo possibile un gesto motorio semplice o complesso;
- Capacità di ritmo: capacità di comprendere un ritmo proveniente dall’esterno e riprodurlo dal punto di vista motorio interiorizzandolo
Intendiamoci, non per forza queste capacità andranno trattate singolarmente. Anzi, soprattutto nelle fasce di età più piccole, sarà molto probabile che i bambini vogliano spesso cambiare attività, in quanto la loro soglia di attenzione è giustamente limitata e li spinge a voler fare sempre qualcosa di nuovo e diverso. Il compito di un professionista del movimento è quello di saper creare il giusto mix tra le varie capacità, creando situazioni non per forza nuove, ma sicuramente stimolanti, per far si che negli anni un individuo vada a sviluppare tutte le varie capacità a seconda della fase in cui esso si trova.