Allenamento della forza!

Prenota

L’ALLENAMENTO CONTRO RESISTENZA O “RESISTANCE TRAINING”

 

Di tutte le varie metodiche di allenamento, quella dell’allenamento contro resistenza è sicuramente la metodica che negli anni ha avuto più evoluzioni nelle sue sfaccettature. Si è passati dall’allenamento con i macchinari isotonici, all’allenamento a corpo libero e in ultima serie al cross training.

Nell’articolo di oggi non andremo ad analizzare le varie metodiche di allenamento della forza, ma ci concentreremo sui benefici più comuni che tale modalità comporta.

Partiamo con il dire che a prescindere da quelli che sono i bisogni primari di ogni individuo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda lo svolgimento di programmi di resistance training almeno 2 volte a settimana. Ma perché abbiamo TUTTI bisogno di allenare la forza nelle sue sfaccettature?

In primis, perchè lo stile di vita odierno è molto più sedentario rispetto a come lo era negli anni precedenti; questo implica durante la giornata il mantenere per tempi prolungati molte posizioni statiche, siano esse in piedi e/o seduti. Prendendo in considerazione la scuola ad esempio, quasi 1 allievo su 2 presenta delle carenze o alterazioni posturali, dovute a uno scarso sviluppo e utilizzo della muscolatura del tronco. Capiamo bene allora che, se il problema non viene affrontato per tempo, questa situazione si può ripercuotere nel tempo, in quello che sarà lo sviluppo della persona, rendendola più predisposta ad andare incontro a: fratture, distorsioni, cadute, mancanza di coordinazione, asimmetrie e scompensi muscolari, sarcopenia e osteoporosi, solo per citarne alcune.

Ma oltre alle problematiche legate prettamente all’apparato muscolo-scheletrico, è stato riscontrato come praticare allenamenti di resistance training, abbia degli effetti positivi su miglioramenti di demenza senile in adulti o anziani. In uno studio di Cadore et al. durato 24 settimane, si è notato come dopo le prime 4 settimane vi furono miglioramenti sostanziali nell’equilibrio e nella percezione del proprio “io” corporeo in riferimento allo spazio, mentre dopo le seconde 4 settimane, presentavano livelli migliori nell’alzarsi e sedersi dalla sedia, un miglior grip isometrico in tenuta e gradi di flessione migliori rispetto a quelli di partenza.