CONTRASTARE L’INVECCHIAMENTO DELLE ARTICOLAZIONI
Ti sarà capitato per qualche periodo di sentirti “legato”, di non avere quella scioltezza che vorresti e sentire che le articolazioni non si snodano come vorresti.
Puoi accorgertene quando ad esempio devi raccogliere qualcosa per terra, fatichi ad allungarti per prendere qualcosa troppo in alto per te o semplicemente al risveglio senti che il tuo corpo rimane rigido come se stessi ancora dormendo.
Questo succede perchè la vita di tutti i giorni nella sua routine ti porta a compiere sempre gli stessi movimenti controllati, soprattutto se conduci una vita sedentaria, con poca mobilità e poca flessibilità.
Tutto ciò porta a minore elasticità muscolare e articolare con conseguente usura delle articolazioni, seguito da calo dell’energia, minore capacità di coordinazione e (tornando al punto di partenza) limitata capacità di movimento.
COME PREVENIRE TUTTO CIO?
Che tu ti accorga di essere in quelle condizioni o che tu voglia prevenirle, non ti preoccupare, lo stretching accorre in tuo aiuto.
Come molte discipline di wellness, lo stretching arriva dagli USA e infatti la parola “Stretching” è inglese, significa “allungamento” e riassume l’intera pratica: l’obiettivo è quello di stirare i muscoli contro il loro naturale contrarsi per restituire la loro elasticità e la loro funzione di contrazione/allungamento permettendo al corpo di mantenersi giovane.
Pensiamo un attimo a cosa facciamo la mattina appena svegli o la sera quando siamo stanchi e sbadigliamo: ci stiriamo! Possiamo osservare lo stesso comportamento negli animali.
Questo ci fa capire che i nostri muscoli tendono naturalmente a contrarsi e che la vita ordinaria non permette dei movimenti cosi ampi da stirarli in modo continuo, ecco perchè diventa necessario stirarli durante la giornata.
Osservando questi comportamenti istintivi sia negli uomini che negli animali sono nate le prima discipline di stretching, inserite inizialmente in ambiti sportivi, fungevano da completamento della routine di allenamento.
Recentemente lo stretching è diventato una attività fisica autonoma, da affiancare ad un percorso di allenemento o semplicemente per mantenere giovane e ben lubrificata la nostra macchina: il corpo umano.
2 TIPOLOGIE DI STRETCHING
Contrariamente a quanto pensiamo, lo stretching non è solamente mantenere una certa posizione dopo un allenamento, ma è un insieme di discipline, leggermente diverse fra di loro:
- STRETCHING STATICO: Questo è il sistema più conosciuto. Dopo un esercizio fisico mirato ad un gruppo muscolare, lo stretching consiste nel mantenere una determinata posizione contraria al movimento allenato per un tempo che va dai 15 ai 30 secondi. In questo modo il muscolo contratto dall’esercizio si rilasserà tornando alla sua posizione originale.
Troviamo questa tipologia di stretching in discipline come il bodybuilding e crossfit, è fondamentale eseguire un ciclo di stretching al termine dell’allenamento; - STRETCHING DINAMICO: consiste nell’effettuare con arti o il busto dei movimenti oscillatori controllati, lo scopo è quello di far contrarre il muscolo agonista cosicchè faccia allungare il muscolo antagonista.
Troviamo questa tipologia di stretching in discipline dove è richiesta una certa velocità di esecuzione, ad esempio il Pugilato.
In questo caso è utile inserire il ciclo di stretching prima dell’allenamento, affiancato dal riscaldamento.
Capisci quindi che se sei uno sportivo che si allena 4/5 volte a settimana, con molta probabilità ti ritroverai con i muscoli contratti e poco elastici, quindi è bene inserire un ciclo di stretching al termine degli allenamenti.
Il recupero sarà più veloce e inoltre il successivo allenamento sarà più efficace perchè partirai da una condizione ottimale.
Al contrario se i tuoi allenamenti prevedono dei movimenti esplosivi e veloci, è bene che il tuo riscaldamento preveda una seduta di stretching dinamico, per preparare il muscolo a quei movimementi e scongiurare il pericolo di strappi e stiramenti.
LO STRETCHING NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI
Ovviamente lo stretching non deve essere sfruttato solo dagli sportivi, ma da chiunque voglia mantenere giovani i suoi muscoli e le articolazioni.
Ecco una breve linea guida per ritrovare la flessibilità:
- Una volta individuato il gruppo muscolare colpito da rigidità, trovare una posizione comoda che permetta di allungare i muscoli e che possa essere mantenuta per un tempo che vada dai 15 ai 30 secondi;
- L’allungamento muscolare non deve mai superare la soglia del dolore, deve fornire una sensazione benefica e rilassante;
- Usare abiti comodi che permettono movimenti e non intralcino gli esercizi.
Non lasciare che le posture scorrette della vita di tutti i giorni, la sedentarietà e il poco esercizio fisico ostacolino i tuoi movimenti, i tuoi gesti e anche la tua rilassatezza, scopri di più sulle tecniche di stretching, esegui costantemente degli esercizi per mantenere giovane il tuo corpo.
Se sei interessato alle discipline dello stretching puoi chiedere informazioni presso il nostro centro medico sportivo Medisport.
Insieme agli istruttori potrai valutare un piano personalizzato per te per restituire la tua elasticità motoria e prevenire nuovamente questa condizione di rigidità.